GLI ARCANI MAGGIORI
PERCORSO
INIZIATICO E INTROSPETTIVO
(solo su richiesta si possono ripetere gli incontri relativi agli Arcani Maggiori)
Gli Arcani Maggiori sono
composti da ventidue carte o Lame e si possono considerare ventidue tappe lungo
il cammino della vita e della conoscenza di se stessi.
Gli Arcani Maggiori possono
essere considerati archetipi universali; gli archetipi (dal greco “arketipon” cioè
immagine, composta da arché "originale" e tipos "modello",
"marchio", "esemplare") sono idee primordiali e inconsce,
comuni a tutta l’umanità, che si possono manifestare alla coscienza solo
tramite immagini.
Carl Gustav Jung,, che nella
sua Psicologia Analitica ci parla del Processo di Individuazione, non a caso si
occupò anche dello studio dei Tarocchi; infatti, nella “tradizione esoterica”
gli Arcani Maggiori sono strettamente connessi con la ricerca profonda del Sé.
Il Processo di Individuazione
porta a far sì che una persona diventi se stessa integrando le molti parti
della psiche per realizzare il proprio Sé; tale processo, che porta alla presa
di coscienza individuale, prevede l’integrazione degli archetipi alla
coscienza.
La rappresentazione di ciascun
Arcano Maggiore è molto ricca dal punto di vista simbolico: ogni oggetto, ogni
gesto ha un senso e nulla è lasciato al caso. Mentre il linguaggio ha i suoi
limiti, le immagini hanno un potere evocativo illimitato: i simboli ci toccano
emotivamente ed entrano in risonanza profonda con il nostro inconscio, in ciò
consiste la magia dei Tarocchi.
Le 22 Lame Maggiori segnano il
cammino dell'uomo, le sue tappe evolutive ed involutive, secondo due momenti: quello della conoscenza
terrena (dall'Arcano del Mago fino all'Arcano de La Forza) e quello del misticismo (dall' Arcano de
L'Appeso, fino all'Arcano del ritorno al nulla che è quello de Il Matto).
Quando l'uomo si sarà
avvicinato troppo al sapere divino ripiomberà nel caos terreno della propria
umanità, nella "sublime negazione".
Se dovessimo disporre le Lame
su due file, di ugual numero, noteremo che al centro dell'universo, del suo
perpetuo moto, non vi sono né lame di ricchezza, né altro, ma le lame dei
sentimenti tutti propri dell' umanità, la perla divina dell'umano sentire. La
conoscenza stessa, per quanto vasta sia, è sempre inferiore, per bellezza e per
potenza, all' amore.
A BREVE PUBBLICHEREMO IL RESOCONTO DELL'INCONTRO !
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